Viene costruita la colonna di Borgo Canale.

Nel 1561, il Senato di Venezia, per la realizzazione delle mura cittadine, fece abbattere la grande ed antica Basilica di Sant’Alessandro Martire che era posta nella parte alta di Borgo Canale... Sessant’anni dopo, nel 1621, per mantenerne la memoria, il Vescovo Giovanni Emo, sullo stesso luogo, fece costruire quella colonna che ancora si può vedere. Come si sa la costruzione delle Mura fu un vero e proprio disastro per l’intera Città, ma ciò che particolarmente ferì la sensibilità dei bergamaschi fu la distruzione della Basilica che, da molti secoli, all’inizio del Borgo Canale, segnalava, ai numerosi viaggiatori e pellegrini, l’ingresso alla Città. Il Vescovo Emo fece installare la colonna, che terminava con una croce, per indicare il luogo, in precedenza, vi era la Basilica. La colonna non doveva solo mantenere la memori del luogo dove c’era la Basilica, ma doveva anche ribadire la sacralità di quello spazio: la cerimonia della inaugurazione - consacrazione della colonna e del luogo, avvenne nel corso di una cerimonia alla quale parteciparono autorità e popolo. Quattro secoli dopo, nel 1961, su incarico del parroco di Santa Grata Inter Vites, e su progetto dell’Ingegner Luigi Angelini, la colonna è stata ripulita e lo spazio sacro è sistemato. Nel muro retrostante, sono state realizzate alcune lapidi che descrivono lo stato dei luoghi prima precedente alla distruzione della Basilica e della facciata sua facciata. Lo studia fatto dall’ingegner Angelini è una documentazione storica preziosa per tutti coloro che hanno interesse alla storia della propria Città.