Riapre il vecchio e glorioso Teatro di San Cassiano.

Il piccolo spazio teatrale di via Donizetti, dopo un periodo di chiusura, riapre per la gioia dei numerosi, e fedelissimi, frequentatori. Il Comitato di Gestione, con l’apertura ha annunciato anche le novità che vi si troveranno: un nuovo impianto di riscaldamento ed un sistema antiincedio modernissimo e sicuro. Inoltre, entro fine anno, verranno cambiate le 150 poltroncine e vi sarà una nuova decorazione. Il tutto darà nuova vita al vecchio e glorioso teatrino. In Città Alta questo storico spazio musicale è molto apprezzato: i concerti e le recite della Compagnia Filodrammatica "Dopolavoro Bergamasco” sono sempre seguiti con passione. La prima opera che verrà eseguita sarà “La Locandiera” di Carlo Goldoni e ci sarà il pieno. L’area sulla quale, nella seconda metà dell’Ottocento venne costruito il Teatro, demolito nel 1937, (solo dieci anni dopo la rinnovata inaugurazione), ha una storia interessante: già dall’alto medioevo vi sorgeva una chiesetta, vicinale di San Cassiano, con annesso xenodochio, come testimoniano alcuni documenti del 897. Alterata nel corso dei secoli e persa ogni traccia della sua antichità nel corso dell’Ottocento quello spazio diventò un magazzeno militare che poi venne trasformato in un piccolo teatro intitolato a Simone Mayr, il grande musicista maestro anche di Gaetano Donizetti. Poi il tempo, la stupidità umana e l’indifferenza portarono alla sua demolizione. Oggi quello spazio, che consente di vedere liberamente in tutta la sua bellezza la casa dell’Arciprete, opera architettonica notevole, è come un cortile abbandonato, triste che nessuno osserva.