Prezioso affresco scoperto in Santa Maria Maggiore.

Un grande affresco raffigurante San Giorgio a cavallo, teste di Profeti ed un albero è venuto alla luce sulle pareti della Basilica ... Da tempo l’Ente Comunale di Assistenza ha programmato un piano di restauri delle tele e degli affreschi presenti sulle pareti della Basilica. Nella parete settentrionale, proprio sopra la bussola di ingresso, vi era una tela del pittore veneziano Antonio Zanchi, un’opera di notevoli dimensioni (m. 7,75 e m. 3,75) che rappresenta “ Mosè fa scaturire l’acqua dalle rocce“ ( Esodo 17,1-7). L’opera, realizzata nel 1669 venne collocata sulla parete nel gennaio del 1670 e forse, da allora, non venne più spostata. Ora che la tela è stata tolta per essere restaurata da Franco Steffanoni, sulla parete si è trovato un leggero strato di calcina sotto il quale sono apparse macchie di colore e contorni di figure umane. Si è deciso di procedere alla ripulitura che oggi è stata completata ed è venuto alla luce un gigantesco San Giorgio che, in sella ad un cavallo bianco, impugna un’asta, il suo simbolo; all’estremo margine dell’affesco si intravede un albero carico di foglie e di frutti, il tutto è contornato da eleganti elementi decorativi i colori: nel complesso l’opera risulta ben conservata. L’affresco, che gli storici datano tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, verrà staccato e restaurato: il quadro con Mosè poi è tornato al proprio posto e l’affresco con San Giorgio a cavallo è ora depositato negli spazi del matroneo della Basilica.