Drammatica rivolta nelle carceri.

Da alcuni giorni i detenuti nelle carceri di Sant’Agata erano in agitazione anche per l’arrivo di un feroce bandito arrivato da Milano pochi giorni fa ... La presenza di questo criminale, Barbieri, noto come il numero uno della mala milanese, ha creato scompiglio tra gli altri carcerati ed ha posto le premesse per una rivolta generalizzata, che puntualmente si è realizzata. Alla fine della messa domenicale invece di tornare nelle proprie celle il grosso dei carcerati “comuni”( i “politici” si sono dissociati) , sollecitati dallo stesso Barbieri, hanno assalito le guardie, si sono impossessati delle armi e delle chiavi liberando tutti gli altri. Però non sono riusciti immediatamente ad uscire dal carcere per cui, nel frattempo, è arrivata la polizia che dai tetti delle case circostanti ha cominciato a sparare con i mitra. Vi sono stati parecchi feriti e, tra questi, anche il cappellano mentre cercava di calmare gli animi. A questo punto il grosso dei detenuti è ritornato nelle proprie celle, ma alcuni, tra i quali il Barbieri, erano riusciti a fuggire. Barbieri verrà ripreso poco dopo in una strada di Città Alta e portato subito a Milano, mentre gli altri fuggitivi, pochi in verità, sono stati poi presi il giorno dopo. La situazione he creato scompigli e paura in città alta ovviamente non abituata a scontri a fuoco di questo genere, ma ha preoccupato parecchio anche le autorità di pubblica sicurezza in quanto il carcere di Sant’Agata era ritenuto un penitenziario tra i più sicuri della Lombardia.