Pene severe per chi usa in modo improprio l’acqua del Fontanone

Il Fontanone è quella enorme cisterna d’acqua, con relativa fontana, che, costruita nel 1342 da Giovanni e Luchino Visconti, allora signori della Città, era il più importante deposito d’acqua potabile... La vasca che poteva contenere ben 43.800 "Brente Bergamasche" (oltre 3 milioni di litri d’acqua) come si legge sulla lapide ancora esistente sulla facciata, ed era alimentata dall’Acquedotto dei Vasi (ancora funzionante nella prima metà del Novecento!) che dalle pendici del Monte Bastia, con un condotto di oltre 3,5 chilometri raccoglieva varie sorgenti ed assicurava l’acqua, e la vita, agli abitanti della Città medioevale: certamente non era l’unica vasca, ma era la più importante. Negli ultimi tempi, però, pare sia invalso l’uso di utilizzare l’acqua anche da parte degli artigiani per lavare i panni delle loro botteghe: l’acqua, dunque, risultava spesso inquinata con grave pericolo per la salute. Queste operazioni erano facilitate dal fatto che la vasca era “a cielo aperto” perché l’edificio dell’attuale Ateneo verrà realizzato secoli dopo. Oggi gli Amministratori hanno emanato una “Proibizione”: l’acqua del Fontanone deve restare potabile e deve servire solo per usi domestici per cui deve rimanere pulita e tutti coloro che verranno sorpresi ad usarla in altro modo verranno severamente puniti.