Donne della costituente

Tricolore

Il 2 giugno 1946 gli italiani sono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica e a eleggere i lo-ro rappresentanti all’Assemblea Costituente. Su 556 deputati eletti le donne sono 21. Nella Commissione per la Costituzione, incaricata di redigere il progetto da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea, entrano a far parte 5 donne: Maria Federici, Lina Merlin, Nilde Iotti, Teresa Noce e Angela Gotelli.   
Le 21 deputate elette all’Assemblea Costituente partecipano attivamente all’elaborazione del testo della Costituzione. Una significativa testimonianza di questo impegno si ritrova nelle proposte di emendamenti da esse sottoscritte al Progetto di Costituzione.   
 

Rita Montagnana (Torino, 6 gennaio 1895 - Roma, 18 luglio 1979)

ritratto

 

Eletta nella lista del Partito comunista italiano, nel XIII collegio (Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì). Svolge numerosi incarichi di responsabilità presso il Centro estero del Partito comunista (Spagna, Russia, Francia, Svizzera). Nel 1924 sposa Palmiro Togliatti che fu tra i fondatori del partito Comunista Italiano. Nel settembre del 1944 partecipa alla costituzione dell’Unione Donne Italiane (UDI), dal V Congresso del PCI del 1945 fino all’VIII Congresso del 1956 fa parte del comitato centrale del partito. Nel 1946 viene eletta all’Assemblea Costituente come capolista del P.C.I. Convinta della necessità di creare le condizioni di crescita e di affermazione per il movimento popolare e operaio, è favorevole all’avvio della nazionalizzazione delle banche e alla riforma agraria.

Rita Montagnana (Torino, 6 gennaio 1895 - Roma, 18 luglio 1979)ritratto

 

Eletta nella lista del Partito comunista italiano, nel XIII collegio (Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì). Svolge numerosi incarichi di responsabilità presso il Centro estero del Partito comunista (Spagna, Russia, Francia, Svizzera). Nel 1924 sposa Palmiro Togliatti che fu tra i fondatori del partito Comunista Italiano. Nel settembre del 1944 partecipa alla costituzione dell’Unione Donne Italiane (UDI), dal V Congresso del PCI del 1945 fino all’VIII Congresso del 1956 fa parte del comitato centrale del partito. Nel 1946 viene eletta all’Assemblea Costituente come capolista del P.C.I. Convinta della necessità di creare le condizioni di crescita e di affermazione per il movimento popolare e operaio, è favorevole all’avvio della nazionalizzazione delle banche e alla riforma agraria.

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