Focolaio di tarlo asiatico ai confini della città

Dall'istituzione

A Treviolo e Curno è stato individuato un focolaio di Anoplophora glabripennis, un insetto proveniente dall’indocina, molto probabilmente attraverso bancali e container in legno infetto, altamente nocivo per molte specie di latifoglie ornamentali, arboree e arbustive sia in ambito forestale che urbano. La lotta a questi parassiti prevede la sorveglianaza e la distruzione per legge delle piante infestate. In particolare, una volta rilevata la presenza, si impone l’adozione di una serie di misure fitosanitarie obbligatorie, tra cui l’eradicazione, l’abbattimento delle altre piante sensibili fino a 100metri da quella infestata, la definizione di un’area di sorveglianza (fino a 2 km dal focolaio) dove eseguire controlli puntuali. Le specie maggiormente sensibili sono: acero, ippocastano, betulla, pioppo, salice, olmo. I segni visibili sono quelli di ovodeposizione (detti timbrature) e fori circolari di sfarfallamento degli adulti posizionati sul tronco e sui rami a quote elevate. Le femmine del coleottero entrano sotto la corteccia dove depositano le uova. Le larve, durante il loro sviluppo, scavano profonde gallerie nel legno per poi impuparsi. Gli adulti fuoriescono dalle piante attraverso fori circolari aperti con le mandibole. La pianta così "ferita" oltre a seccare e morire, si espone ad una serie di patogeni secondari.

Anoplophora glabripennis

Anoplophora glabripennis

La presenza certa di un focolaio dei due comuni di Treviolo e Curno confinanti con la città, ha richiesto la definizione da parte dell’autorità regionale di un’area di sorveglianza i cui confini, pur modificandosi frequentemente in base ai controlli, ad oggi comprendono parte dei seguenti quartieri: Villaggio degli Sposi, Grumello, Longuelo, Loreto, S. Paolo, San Tomaso e Colognola. Qui, a partire dalla prossima settimana, i tecnici Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) eseguiranno i controlli sul verde pubblico necessari a verificare che il tarlo asiatico non abbia raggiunto la nostra città.

Le indicazioni regionali in materia impongono quanto segue:

  • è obbligatorio notificare al servizio fitosanitario regionale gli interventi di abbattimento e potatura delle piante appartenenti ai generi acero, ippocastano, betulla, pioppo, salice, olmo
  • è vietata, al di fuori dell’area delimitata, la movimentazione di legname e di residui di potatura non cippati degli alberi appartenenti ai generi: acero, ippocastano, albizia, ontano, betulla, buddleja, carpino, bagolaro, cercidiphyllum, nocciolo, eleagno, faggio, frassino, ibisco, koelreuteria, melo, melia, gelso, platano pruno, pero, quercia rossa, robinia, sophora, sorbo, tiglio, olmo
  • è vietata, all’interno dell’area delimitata, la messa a dimora di alberi appartenenti ai generi: acero, ippocastano, ontano, betulla, carpino, cercidiphyllum, nocciolo, faggio, frassino, koelreuteria, platano, pioppo, salice, tiglio, olmo.

La notifica degli abbattimenti e delle potature deve essere inviata via mail a infofito@regione.lombardia.it e deve contenere: data di inizio attività, tipo di intervento, località e/o indirizzo in cui si trovano le piante e modalità di smaltimento del legname.

Allegati
Ultimo aggiornamento: 12/02/2024 14:40.15