Posa della prima pietra della nuova chiesa di San Bartolomeo

Con una solenne cerimonia, alla presenza del Vescovo e di molti fedeli, è stata messa la prima pietra di quella che sarà la nuova, e grande, chiesa dei Padri Domenicani .... L’Ordine dei Domenicani, sino al 1561, disponeva di un grande convento, con ricchissima biblioteca, e di una chiesa dedicata a Santo Stefano, sullo spalto sottostante la Porta di San Giacomo. La costruzione delle Mura da parte dei veneziani, tra i tanti disastri, provocò anche la distruzione di del convento e della chiesa: bisogna precisare che quel convento, e la biblioteca annessa, erano secondi solo al convento di Bologna, che era a sede prestigiosa dei Padri Domenicani. La comunità si disperse ovunque, ma un gruppo rimase in Città. Nel 1571, il Pontefice soppresse l’Ordine degli Umiliati, che in Città disponeva di molte case e chiese: l’anno successivo venne assegnata una di queste, la piccola chiesa di San Bartolomeo, e con alcune abitazioni connesse, proprio alla comunità Domenicana. Decisi a costruire una nuova grande e moderna in sostituzione di quella distrutta, i Padri incaricarono l’architetto comasco A. M. Caneva di predispose il progetto che venne subito apprezzato. La chiesa che verrà intitolata alla Gloria di Dio, della Vergine Santissima del Rosario, a San Domenico, a Santo Stefano ed a San Bartolomeo verrà definitivamente completata nel 1642 e la facciata nel 1897. La chiesa è ad una sola navata con cinque cappelle laterali per lato ed è ricca di opere d’arte, quadri e tarsie di altissimo livello artistico. In particolare, nel profondo presbiterio, i Padri fecero apporre la stupenda pala della ‘ Madonna con Bambino in trono e Santi’ che Lorenzo Lotto nel 1516 dipinse per loro e che, in precedenza, era nella chiesa di Santo Stefano, nel vecchio convento. I Padri la salvarono, la portarono con sé e poi la misero al centro della loro nuova chiesa. Oggi l’edificio fa da sfondo al Sentierone ed è una icona d’arte della nostra Città