A sessant’ anni da quando Venezia fece abbattere la Basilica alessandrina per realizzare le Mura cittadine, il Vescovo Giovanni Emo, sullo stesso luogo, ha fatto costruire una colonna… La costruzione delle Mura fu un vero e proprio disastro, ma ciò che particolarmente ferì la sensibilità dei bergamaschi fu la distruzione della Basilica che, da molti secoli, in cima al Borgo Canale, segnava, ai numerosi viaggiatori e pellegrini, l’ingresso alla Città. Il Vescovo Emo fece installare la colonna, che terminava con una croce, e poi la cinse con una inferriata, poco più a monte del luogo dove effettivamente prima vi era la basilica. L’erezione non avvenne solo per “ futura memoria“ della Città del luogo dove c’era la Basilica, ma anche per ribadirne la sacralità. La cerimonia della consacrazione sia della colonna che del luogo, avvennero nel corso di una cerimonia molto partecipata. Nel 1961, poi, su incarico del parroco di Santa Grata Inter Vites, e su progetto dell’Ingegner Luigi Angelini, lo spazio sacro venne sistemato come oggi lo può vedere chi si fermi ad osservarlo. Nel muro retrostante la colonna, vi sono alcune lapidi che descrivono lo stato del luogo prima della distruzione, e la facciata della Basilica, che, non dimentichiamolo, era tra le più importanti e frequentate della Città...