Con uno stanziamento a fondo perduto di 30.000.000 di lire disposto dal Comune, questi due importantissimi complessi monumentali, testimonianze della nostra storia, diventeranno patrimonio della Città... É da molti decenni che si auspica il loro riscatto: da caserme e da depositi militari chiusi e militarmente protetti ad aperte testimonianze della storia e dell'arte della nostra Città. Già nel 1875, Antonio Tiraboschi, Civico Bibliotecario e storico, in particolare dell'ex Convento di Sant'Agostino, chiedeva al Comune di riscattare tutto il complesso per poter salvare dall'abbandono e dalla rovina, provocata più dagli uomini che dal tempo, tutto il complesso: la ex chiesa, l'ex convento e l'edificio veneto utilizzati come Distretto militare dai soldati. Un complesso unico ed organico che fu/è elemento fondamentale della storia cittadina. Cosa successe? Come sempre : nulla. Sei anni dopo, però, il Comune e la Società Storica Bergamasca vennero autorizzati a staccare alcune lapidi e frammenti sepolcrali dalle pareti della chiesa per trasportarli in Città Alta: tutto questo importante materiale venne collocato lungo la parete dello scalone che, dalla Piazza, conduce al Palazzo della Ragione, dove ancora oggi, se non si è disattenti, si possono ammirare. A ricordo di questa operazione venne posta una modesta lapide in marmo con questo testo: “Queste Lapidi – Sacre alla Memoria di antiche Famiglie – Furono qui Trasportate – Dalla soppressa Chiesa di S. Agostino – Per Decreto del Civico Consiglio – Addì XXI Aprile 1881“. Si concludeva così la prima fase del programma proposto alla Città dal Tiraboschi. Poi anni e nebbie sino agli ultimi tempi quando i contatti tra Demanio e Comune si sono sempre più infittiti sino alla decisione che verrà presa dal Consiglio e che consentirà il ritorno di questi due complessi nella disponibilità della Città come ipotizzato da Antonio Tiraboschi. La consegna effettiva della Cittadella e di Sant'Agostino avverrà solo il prossimo 11 febbraio, ma ormai le cose sono fatte! C'è un particolare da osservare. Per quella data l'orologio della Campanella, la Torre di accesso alla Cittadella, è stato aggiustato ed ha ricominciato a funzionare: tempi nuovi?