L’ONMI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia) ha pubblicato i dati sulla mortalità infantile a Bergamo e nella provincia: dati drammatici ... Da decenni la Città, e la provincia, hanno il tasso di mortalità infantile tra i più alti d’Italia, ma dal 1948 la media dei bambini deceduti nel primo anno di vita era, finalmente, scesa all’88 per mille nati, un dato alto, ma comunque in discesa rispetto ai dati degli anni precedenti. Nel 1949, secondo l’OMNI, la mortalità è nuovamente risalita sino a raggiungere il dato di 105 per mille. Purtroppo, l’anno scorso, Bergamo e la provincia hanno riconfermando il tristissimo primato per sembrava essere stato superato. Nella relazione presentata oggi, l’ONMI illustra anche i notevoli miglioramenti igienico-sanitari realizzati negli ultimi decenni, ma constata anche che proprio negli ultimi anni la situazione è nuovamente peggiorata. La provincia, con inclusa la Città, è risalita dall’ottavo al secondo posto nell’indice nazionale della mortalità infantile: se nel 1938 vi era una media di 184 bambini morti nel primo anno, su mille nati, nel 1948 si era scesi ad 88, ma nel 1949 si è risaliti a 105, e questo ci pone al secondo posto, dopo la provincia di Potenza che ha un indice di mortalità a quota 116 morti ogni mille nati. I responsabile dell’ONMI insistono non solo per una maggior attenzione ai problemi dell’infanzia, ma anche - forse principalmente - sulla necessità di una più adeguata educazione per le madri e per le famiglie, e questo è compito precipuo delle pubbliche istituzioni, anche se, costata con amarezza, che vi è una forte resistenza, di tipo culturale in molti ambienti sociali, specialmente nelle zone rurali. Proprio per alleviare queste gravi situazioni socio-culturali, ed organizzative, negli ultimi tempi, sono stati aperti ben 77 consultori pediatrici, di cui 7 in Città, 15 consultori materni, oltre ad altre strutture sempre aperte e disponibili tra cui 20 refettori. Purtroppo opposizioni e pregiudizi limitano l’efficacia degli interventi realizzati sia delle pubbliche autorità che delle molte istituzioni che operano in questo ambito e per le quali l’OMNI resta un punto di riferimento fondamentale.