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Centenario della morte di Giacomo Costantino Beltrami.

Nato a Bergamo nel 1779, Beltrami fu un geniale ed avventuroso spirito romantico ed un patriota della Repubblica Cisalpina ... Lasciò la famiglia nel 1814 per arruolarsi nelle milizie della Cisalpina e nella quale svolse anche incarichi amministrativi di un certo rilievo nella amministrazione della Giustizia e per questo venne insignito della Medaglia d’Oro istituita da Napoleone. Nel 1814, indignato per la diffusa corruzione di molti suoi colleghi si dimise e si ritirò nella sua proprietà di Filottrano, nelle Marche. Alla caduta di Napoleone, Beltrami dovette subire molte angherie da parte del nuovo potere politico ed un processo per la sua presunta appartenenza alla Massoneria, processo che si concluse con la sua assoluzione. Nel 1821, schifato dalla situazione politica e culturale che ormai si era instaurata lasciò le Marche e partì per la Francia e per la Germania e nel 1823 sbarcò negli Stati Uniti "la Terra della Democrazia”. Inquieto qual era, intraprese molti viaggi ed organizzò anche una spedizione che lo condusse alla scoperta di alcune tra le più consistenti sorgenti del “grande fiume” il Mississipi. Queste scoperte gli valsero una diffusa fama tanto che gli venne intitolata una delle più ampie contee della nazione: la “Beltrami County”. Tornato nella Marche Beltrami si ritirò nella sua proprietà, quasi isolato dal mondo esterno, e dove morì nel 1855. Bergamo è sempre stata fiera di essere la “sua” Città (anche se negli ultimi anni la polvere dell’oblio ha coperto il suo nome) dedicandogli una strada ed allestendogli una sala del museo Civico di Scienze Naturali dove sono esposti i cimeli della sua avventurosa spedizione. La cerimonia del centenario della sua morte si celebrerà però a Filottrano, sua seconda Patria: la rappresentanza di Bergamo però è stata notevole.