Per la prima volta tutte le sale cinematografiche della Città hanno sospeso le proiezioni ed hanno chiuso i locali.. Con un avviso esposto nella bacheca di ingresso dei locali cinematografici, è stato comunicato agli spettatori che, oggi, non vi sarebbe stata nessuna programmazione. Per la nostra Città, probabilmente, è la prima volta che si verifica un fatto di questo genere, anche se oggi con Bergamo e la sua provincia, sono chiusi tutti i cinema del Lazio e del Piemonte. I gestori lamentano una situazione insostenibile per due ragioni: la prima riguarda le tasse e le spese, la seconda è la concorrenza della televisione. Vediamo la prima: il 40% degli incassi se lo mangiano le tasse, il 21% va ai proprietari dei locali, il 7% va ai noleggiatori delle pellicole, il 3% in pubblicità ed il 10% serve per pagare il personale dipendente. Al gestore rimane il 9% : così, dicono, non possiamo più andare avanti anche perché ora (ecco il secondo punto delle lamentele) ora dobbiamo opporci anche alla forte concorrenza della televisione. Ormai, dicono, in quasi tutti i locali pubblici, bar, alberghi... sono state attrezzate salette per poter seguire gli spettacoli televisivi ed, inoltre, sono molte le persone che la sera preferiscono rimanere in casa a vedere la Tv piuttosto che uscire ed andare al cinema: ormai sono molte le sale vuote e la crisi morde in modo feroce l’intero settore. Questa chiusura, oltre che rappresentare un grido di allarme lanciato al Governo, ma anche all’opinione pubblica è un esperimento che fornirà indicazioni sul ridimensionamento possibile dell’attività, cioè una chiusura infrasettimanale di tutti i locali cinematografici ed una riduzione del numero delle proiezioni.