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La campagna elettorale inizia con violenti disordini.

A Bergamo non si ricordano situazioni di questa gravità con 13 agenti e 4 manifestanti feriti nel corso dei violenti scontri... Le autorità di pubblica sicurezza hanno autorizzato due diverse manifestazioni: quella del Mis (la destra neofascista) al chiuso, nel cinema Italia di via Tasso e quella degli antifascisti in Piazza Vittorio Veneto. Quando i relatori antifascisti hanno chiuso la manifestazione il grosso dei partecipanti si è allontanato dalla piazza, mentre un consistente gruppo di “ cinesi” si è incollo nato per raggiungere via Tasso ed il cinema dove ancora erano presenti i missini che comunque cominciavano ad uscire. La polizia si è subito schierata nello spazio fiancheggiante la chiesa di San Bartolomeo per impedire l’avanzamento del gruppo di contestatori, gruppo piuttosto numeroso ed armato di bastoni e di sassi divelti velocemente dal selciato. Quando la polizia è stata bersagliata dai sassi e dai bastoni è partita la carica e gli scontri, violenti, hanno provocato numerosi feriti. Dopo questo primo scontro , che comunque si è protratto almeno per venti minuti, le zuffe, più ridotte come intensità, sono continuate sotto i portici del Sentierone e nella stessa Piazza Vittorio Veneto. Questa anteprima di campagna elettorale ha preoccupato parecchio sia il mondo politico che le autorità predisposte al controllo dell’ordine pubblico anche perché, ed il Questore lo ha ribadito che negli ultimi decenni mai a Bergamo erano avvenuti scontri di questa intensità. La situazione politica nazionale non è tranquilla, anzi! e questi segnali possono indicare che la prossima campagna elettorale potrebbe essere anche percorsa dal filo rosso della violenza di piazza.