Incidenti sul lavoro.

I lavori per la costruzione delle Mura proseguono tra i malumori dei cittadini per le numerose case abbattute, le ortaglie ed i campi distrutti, ma la Serenissima Repubblica non vuole sentire ragioni contrarie... C’è un aspetto, drammatico, di cui non si hanno / danno pubblicamente notizie, ma del quale lo storico Donato Calvi, nei suo scritto più importante, ne accenna: i morti sul lavoro. Solo nelle giornata di oggi, Calvi, riporta la notizia di tre lavoratori morti: il primo travolto dalla caduta di un macigno , il secondo travolto dalla caduta di un tratto di muro appena costruito, il terzo, dopo essere caduto in una fossa, è stato sommerso dalla terra. Lo stesso Calvi parla raramente di questi incidenti, anche perché queste notizie vengono riportate in modo “frammentario” dalle autorità; dalla lettura del testo però si coglie che queste drammatiche situazioni non dovevano essere poi tanto rare. Non risultano studi specifici su queste “ morti bianche” (diremmo oggi), ma il Calvi, che oltre che storico, letterato e teologo, era un frate del Convento di Sant’Agostino, del quale fu anche Priore, non può non parlarne, non può nascondere giornate così funeste come è stata quella di oggi: grazie ai suoi appunti questi drammi sono stati riportati “a futura memoria”e noi oggi, conoscendoli, li possiamo far uscire dall’oblio.