Da tempo in Città si discute, anche animatamente, sulla utilità o meno, di adeguare l’aeroporto militare di Orio in aeroporto civile... Il Sindaco, avvocato Simoncini, per avere tutti gli elementi tecnici necessari per una corretta valutazione del problema, alcuni mesi fa ha commissionato ad uno dei maggiori tecnici aeroportuali, l’ingegner Grosso, uno studio di fattibilità. Oggi lo studio è stato consegnato e le conclusioni sono “totalmente negative”. Le conclusioni della studio, infatti, escludono che sia possibile effettuare tale operazione e ne illustra le motivazioni. La prima riguarda i costi che sono stati valutati in oltre 4 miliardi di lire, 2 miliardi per espropriazioni dell’area e per i lavori da eseguire, ed 1 miliardo per la pavimentazione delle piste, che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni bergamaschi. In secondo luogo vi è la difficoltà di intercettare il traffico delle grandi compagnie aeree, visto che Orio è a soli 50 chilometri da Milano, questa localizzazione attrarrebbe (forse) compagnie di piccole dimensioni che favorirebbero solo traffici di piccolo cabotaggio, forse adeguato alla realtà economica locale, ma nulla più: ed i costi di gestione sarebbero molto alti con un passivo economico notevole. Inoltre mancano totalmente gli impianti di segnalazione luminosa a terra e gli strumenti di radioassistenza al volo: tutte cose delle quali l’attuale aeroporto non ha bisogno. Infine, la relazione fa presente le difficoltà che si incontreranno con il Ministero della Difesa, sempre restio a cedere, o a modificare, le funzioni delle sue proprietà. Ora, sindaco e Giunta, hanno tutti gli elementi tecnici per decidere il da farsi ed in Città si riaccenderà il dibattito tra favorevoli e contrari che, comunque, in questa relazione hanno un forte alleato.