É stato pubblicato, con grande rilievo dalla stampa, un documento – appello che l’Arcivescovo ha inviato ai parroci ed ai sacerdoti della Diocesi perché domenica prossima, Giornata dell’automobilista, nel corso della Messa ricordino ai fedeli i "drammi della strada"... Negli ultimi anni il numero dei morti in incidenti stradali, ha raggiunto livelli veramente drammatici: non passa giorno che sulle nostra strade non vi siano morti e feriti e pare che ormai l’opinione pubblica si sia abituata a questa ecatombe, quasi fosse un prezzo da pagare alla “modernità”. La enorme crescita del numero di autoveicoli sta producendo conseguenza drammatiche che non sembra vengano prese nella loro giusta realtà. L’Arcivescovo, con un intervento sicuramente inusuale, si è assunto il compito di ricordare questo "dramma sociale" coinvolgendo l’intera comunità dei fedeli. Nel documento, che esprime queste preoccupazioni, si legge che “queste situazioni non calpestano solo le leggi civili, ma anche quelle morali esponendo al pericolo la propria e l’altrui vita”. Certo, prosegue il documento, “spetta alle autorità migliorare la rete viaria e curarne la sicurezza, ma questo non basta: spetta alla scuola, alla famiglia, alla Chiesa, quindi a tutti i sacerdoti, occuparsi di questo argomento”. Dopo anni di tentativi di frenare "dall’esterno" l'indisciplina trionfante sulla strade con multe e tanti slogan “ormai è ammesso da tutti che il disastro non cesserà e che il sangue continuerà ad arrossare le nostre strade se non si riesce a raggiungere la radice del male, cioè la responsabilità morale dell’Uomo”. Il documento si conclude con questa espressione di amarezza : "l’Uomo paga a duro prezzo, sulle strade, i suoi difetti, la sua scarsa educazione ed il suo poco senso morale..." Da qui l’invito a tutti i sacerdoti a farsi carico del problema.