L’inverno è alle porte e le famiglie si pongono con preoccupazione crescente il problema del riscaldamento e del suo costo... Sulla stampa cittadina si è aperto un dibattito sui costi previsti per quest’anno che, purtroppo, saranno superiori rispetto a quelli dello scorso anno. Partiamo dal carbone: l’Italia è soggetta al carbone importato dall’Inghilterra e siccome gli scioperi prolungati dei minatori hanno fatto scendere le scorte i prezzi sono in salita, e non di poco. L’altro fornitore, la Germania, dispone di molto meno carbone a causa delle controversie sindacali in atto a causa del fatto che non si vogliono “lavoratori stranieri” nelle miniere tedesche. A questo bisogna aggioungere i consistenti aumenti nei trasporti ferroviari attraverso Svizzera, risultato: l’antracite carbone buono per il riscaldamento costerà da 2.900 a 3.00 lire il quintale. In quattro mesi ogni famiglia tipo spenderà mediamente 50.000 lire, cioè almeno 5.000 lire di più rispetto allo scorso anno. Va un po’meglio per la legna: la Jugoslavia e la Francia manterranno la loro quota, ma in più arriverà legna dall’interno (Abruzzo, Trentino, Maremma ...), ma con costi un poco superiori : la legna di valore costerà da 1250 a 1400 lire il quintale. Il calcolo è subito fatto:se una famiglia consuma in media 30 quintali di legna il costo finale sarà di 40.000/ 42.000 lira per questo inverno. Dunque non c’è proprio da stare allegri! In compensoè in aumento il riscaldamento a gas, con le bombole o con quello di città, dove c’è.