Back to top
Seguici su
Cerca

Ora che il flagello è passato...

La guerra è finita da pochi giorni ed anche il flagello della “spagnola” la pandemia che tante sofferenze ha provocato (e sta provocando) pare attenuarsi (pare) e, nuovamente si può riprende a discutere sulle degradate condizioni igienico – sanitarie di alcune zone della Città, in particolare in Città Alta, che sono state il terreno di coltura dell’influenza medesima... I giornali, oggi, riportano un intervento di un medico impegnato nella lotta alla pandemia che si rivolge agli Amministratori comunali con osservazioni molto critiche sulla (quasi) costante indifferenza verso le condizioni di questi quartieri. Ecco che cosa scrive : “in Bergamo Alta i 4/5 delle case dovrebbero essere dichiarate inabitabili per mancanza di aria,di luce,di spazio e di latrine. Fabbricate quando gli abitanti,per ragioni di difesa, si stringevano entro le fortificazioni in brevissimo spazio oggi non sono che nidi di scrofola, di tubercolosi, di rachitismo. Una inchiesta rivelerebbe orrori non immaginabili. E’ in questa specie di pozzo delle malattie che la benefica Opera Pia Azzanelli – Cedrelli versa il suo soccorso in medicinali e sussidi con buon frutto. Poiché la salute viene e si mantiene con una casa sana e la catapecchia è madre di malattie ora che l’influenza pare attenuarsi rimane il problema delle redenzione igienica”. Il dott. p.i. (così si firma), con questo suo intervento smuove la coscienza della Città, tento che pochi giorni dopo si organizzeranno alcune riunioni che produrranno alcuni gruppi di impegno contro “i porcili affollati, amorali ed antiigienici”… in sostanza si ricomincia (dopo anni di guerra e di silenzio) a parlare di Città Alta e dei suoi problemi.