Su richiesta dei Canonici della Cattedrale, il Governo veneziano ha “intimato” agli Amministratori della Città di organizzare, al più presto, una “processione” che coinvolga obbligatoriamente non solo tutto il clero, ma anche tutta la popolazione prevedendo anche una pesante sanzione (di 25 lire) per coloro che non vi parteciperanno… Questa inusuale decisione trova la sua motivazione nella grave situazione meteorologica che la città ed il territorio provinciale stanno patendo: neve, pioggia a dirotto, grandinate terribili e freddo intenso hanno “violentato” il territorio tanto che questa stagione primaverile non ha visto neanche un solo giorno di serenità ed i danni, anche economici, sono molto pesanti. Lo storico Donato Calvi ci informa che la processione c’è stata pochi giorni dopo e che vi hanno partecipato praticamente tutti i cittadini, compresi quelli dei borghi e del contado, oltre a tutte le autorità civili e religiose: un evento che non si ricordava a memoria d’uomo. Calvi ci informa anche che questo “ricorso a Dio non fu vano” perché la situazione meteorologica migliorò tanto che pochi giorni dopo “tornò la sospirata serenità e la Terra afflitta e sofferente (come gli uomini) tornò a vivere”.
Disastrosa primavera
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