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Affollata e vivace assemblea delle associazioni inquilini

È stato reso noto il comunicato governativo che annuncia la “prossima cessazione del regime vincolistico in materia di locazioni di case” cioè la liberalizzazione dei contratti di affitto e subito è esplosa la preoccupazione di molte famiglie e non tra le più benestanti. Il problema degli alloggi, o meglio della carenza di alloggi, da tempo agita la politica e l’opinione pubblica, ma poco si è fatto per contrastarlo, cioè poco si è costruito, in particolare nel settore delle case popolari. Nessuno contesta il diritto di una “libera contrattazione” tra proprietari di alloggi ed inquilini, ma la mancanza di alloggi a prezzi contenuti falsa tutto il mercato a danno delle famiglie meno abbienti che godevano del “blocco degli affitti”. Le associazioni degli Inquilini, nel corso di numerose assemblee “affollate e vivaci” (come scrivono i giornali) hanno chiesto al Governo di posticipare la prevista “liberalizzazione” almeno sino a quando gli Istituti delle case popolari non avranno realizzato un ampio programma di nuovi alloggi. Le associazioni fanno presente che la nostra città vive in uno stato “critico” proprio per mancanza di alloggi, o per alloggi non adatti ed essere abitati, e proprio per questo da Bergamo parte un accora appello al Governo.