In coincidenza con l’inizio della attività accademica si sono oggi conclusi, in tempi molto veloci, i complessi iter burocratici del Piano organizzativo, premessa per l'apertura dell’Istituto ... Questo significa che la nostra Città disporrà di un Istituto Universitario che rilascerà titoli accademici equivalenti a quelli rilasciati dalle università statali. Questo risultato, all’inizio non scontato, è merito dell’impegno politico e finanziario degli Enti promotori: il Comune e la Provincia di Bergamo e la Camera di Commercio, ma non solo. In coincidenza con questo è arrivata, da Milano, un’altra ottima notizia: La commissione per la determinazione delle “città universitarie” in Lombardia ha accolto la richiesta di inserire Bergamo in questa lista, per cui, da ora, in Città, si potranno istituire altre Università o altre Facoltà. Anche questo non era scontato, infatti la città di Brescia ha sostenuto la tesi che in Lombardia vi fossero solo tre poli universitari: Milano, Pavia e Brescia stessa, che avrebbe dovuto essere l’unico polo universitario della Lombardia orientale. Per la verità la resistenza bresciana non è stata rigidissima tanto che la riunione si è conclusa con un accordo favorevole a Bergamo, condiviso anche da Brescia, che impegno le due città a coordinare le proprie decisioni per rendere più razionali e funzionali le future scelte universitarie.