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Raggiunta l’intesa sul blocco dei prezzi dei generi alimentari

In Prefettura, dopo numerose riunioni è stato finalmente raggiunto l’accordo per il blocco e la riduzione dei prezzi di numerosi generi alimentari di prima necessità... La riunione finale che si è svolta in Prefettura e che e stata coordinata dal Prefetto e che ha visto riuniti i rappresentanti dei Commercianti, degli Industriali, degli Agricoltori, dei Coltivatori diretti, dei Macellai, con la presenza anche i rappresentanti della Camera Confederale del Lavoro, del Consorzio Latte e di altri enti interessati, ha raggiunto il pieno accordo per la riduzione dei prezzi, sia al consumo che all’ingrosso, di moltissimi generi alimentari di prima necessità. Il prezzo base preso in considerazione è quello del primo aprile scorso.
Tutti i partecipanti all’incontro erano ben coscienti della drammatica situazione economica e sociale attuale e della necessità, anzi dell’urgenza, di contenere, o meglio, di ridurre, i prezzi dei generi alimentari. Il problema non riguarda solo Bergamo e la sua provincia, ma è un problema nazionale visto che proprio in questi giorni lo stesso Parlamento sta discutendo sulla necessità di disciplinare i prezzi ed i consumi dei generi di prima necessità. L’accordo raggiunto prevede la riduzione del 10% dei prezzi al dettaglio e del 5% di quali all’ingrosso di tutta una serie di generi alimentari: burro, olio, salumi, carni suine e bovine, formaggi, marmellate... e molti altri. Anche se l’accordo è stato raggiunto e sottoscritto non vi è certezza che tutti coloro che sono interessati, si comportino di conseguenza, per questo il Prefetto ha invitato i cittadini a rifiutare la merce venduta ad un prezzo maggiorato rispetto ai listini che dovranno essere esposti nei negozi. Per la verità si deve dire che nei giorni successivi vi sono state parecchie denunce fatte a negozianti che non si attenevano all’accordo ed alcuni negozi, macellerie in particolare, sono stati chiusi dalle autorità di controllo.