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Il canile comunale.

Bergamo è una delle non molte Città italiane dotata di un canile comunale, canile che a tratti, come in questo periodo, risulta pieno di “ospiti”e che, in media aumentano di uno ogni giorno i cui costi che gravano totalmente sulle non floride finanze comunali... Su sollecitazione dell’Associazione della protezione degli animali, nel corso di una affollata assemblea, si è discusso sul da farsi. Lo scorso anno sono stati catturati 358 cani randagi, di questi solo 78 erano “morsicatori”:48 maschi e28 femmine. La vita di questi animali, per cinque giorni, è garantita, cibo compreso, ma se dopo questo lasso di tempo nessuno li richiede e, non sono di razza, vengono uccisi con una potente scarica elettrica di 250 volt. Gli accalappiacani comunali sono sempre sul chi vive perché le richieste di un loro intervento sono sempre “urgenti”.
Ora l’ENPA (protezione animali) propone al Comune una diversa politica canina che troverebbe il sostegno di una parte consistente dei bergamaschi e che dovrebbe eliminare l’uccisine di questi animali. In precedenza questo problema non è mai stato affrontato con la dovuta attenzione, ma ora la sensibilità sta cambiando: anche i cani che non sono “di razza”e che potrebbero per questo essere “richiesti e salvati”, cioè anche tutti gli altri potrebbe aprirsi un’epoca nuova.