Clamorosa protesta degli avvocati e procuratori

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Procuratori di Bergamo ha fatto pubblicare sulla stampa un documento di protesta per denunciare le "disastrose" condizioni in cui versa tutta la struttura della Giustizia nella nostra città: la lettera, oggi stesso, è stata consegnata direttamente al Consiglio Superiore della Magistratura e al Ministero di Grazia e Giustizia... Dopo oltre quindici anni di istanze, di richieste e di proteste le condizioni del sistema giudiziario cittadino non sono per nulla migliorate (anzi!) ed a questo punto la pazienza degli avvocati si è esaurita, da qui la inusuale protesta. La lettera di accompagnamento del documento di protesta si apre con queste considerazioni: "Bergamo, città civilissima ed industre, classificata produttivamente al quarto posto tra le province d’Italia, più di ogni altra patisce un umiliante disinteresse delle Autorità centrali nel campo giudiziario: l’organico è fermo alle esigenze di oltre mezzo secolo fa, e vi sono, comunque parecchie scoperture, non è possibile andare avanti così: ci sono magistrati che devono seguire oltre 500 casi: non è serio né degno di una città civile". Affermazioni pesanti che manifestano un profondo disagio della intera categoria e dell’opinione pubblica bergamasca e che non dovrebbero essere sottovalutate, né dal Ministero, né dalle forze politiche locali e nazionali. La chiusura è altrettanto amara: "In molti altri Distretti, notoriamente, c’è sovrabbondanza di operatori, ma non si fa nulla per organizzarne eventuali trasferimenti in una sede come la nostra!". A Bergamo, inoltre, non serve solo nuovo personale, ma serve anche una nuova sede, vista la insufficienza e la disfunzionalità degli spazi di quella attuale.