La costruzione della Mura ha comportato molti e gravi (irrecuperabili!) danni alla Città: chiese e basiliche secolari, monasteri, case di civile abitazione, orti, vigneti sono stati distrutti per far posto ai bastioni... Secondo quanto ci tramanda lo storico Donato Calvi, alle “ore due” di questa notte, una serie di esplosioni di mine hanno distrutto il famoso Convento di Santo Stefano. Il “nobile Monastero” e la chiesa, crollarono in poco tempo su se stessi seppellendo sotto le macerie ciò che i Domenicani avevano realizzato nel corso di alcuni secoli di vita e di cultura religiosa. Questo monastero era, e la sua biblioteca, era , con quello di Bologna, uno dei più importati dell’Ordine dei Predicatori e racchiudeva numerose ed importanti opere d’arte tre le quali la “pala” di Lorenzo Lotto che i monaci salvarono portandola con sé, come fecero con i preziosi documenti presenti nella biblioteca, sino alla sua definitiva localizzazione nella chiesa di San Bartolomeo.