Secondo lo storico Donato Calvi, in questo giorno, era tradizione che i fanciulli dei due borghi cittadini più importanti, il Borgo di San Leonardo (oggi Sant’Alessandro/piazza Pontida) e quelli del Borgo di Sant’Antonio (oggi Pignolo) si trovassero per un tradizionale gioco-scontro… La tradizione, che durava da moti anni, vedeva le due squadre opposte lottare, in modo non violento, per una simbolica supremazia cittadina. Ma oggi la “battaglia” virtuale, ha preso una brutta piega, ma Calvi non ci dice il perché. I fanciulli furono, ben presto sostituiti da ragazzi più adulti e questi, successivamente, da uomini che, nella “battaglia virtuale” fecero ben presto uso di “armi bianche”, come spade e coltelli. Alla fine, il tradizionale e simbolico gioco che aveva il senso di avvicinare con allegria i due borghi si trasformò in uno scontro drammatico e sanguinoso. Sul terreno, ci ricorda lo storico, rimasero ben cinque morti e sette feriti, alcuni dei quali in modo molto grave. Dopo questa drammatica esperienza le autorità pare abbiano deciso di sospendere, per il futuro, questi giochi: non deve essere stato né facile, né breve, per l’intera Città, comunque, superare uno choc di questa gravità.