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Grave la situazione degli approvvigionamenti cerealicoli in città

La Prefettura ha denunciato il rischio che la città resti senza rifornimenti di cereali e, perciò, di dover ridurre la razione quotidiana di farina, ai fornai, per cui di pane. Gli agricoltori, specialmente quelli della Bassa pianura, si rifiutano, di consegnare il grano ed il granoturco, come previsto dalle Ordinanze Prefettizie, ai “Granai del Popolo” che sono i depositi dai quali poi il grano viene distribuito ai fornai. Le ragioni addotte dagli agricoltori sono di due ordini: il primo è che, quest’anno, c’è stato uno scarso raccolto perché è stata una annata negativa; il secondo è che la gran parte del raccolto è già stata venduta in tempi precedenti l’Ordinanza. Le Autorità, ed il Comitato di Liberazione Nazionale Provinciale, sono però molto preoccupate e giudicano l’atteggiamento di una parte del mondo agricolo illegale e molto grave perché, in queste condizioni, il rischio di dover ridurre la produzione giornaliera di pane è veramente reale. Per questo, le autorità, oggi hanno annunciato l’intenzione di adottare “drastici provvedimenti” di controllo tesi a scongiurare questo pericolo. La Polizia ed i Carabinieri hanno avuto l’ordine di intensificare i controlli che già sono in corso da un po’ di tempo e che hanno consentito di ritrovare oltre 2000 quintali di grano che erano ammassati e nascosti in parecchie cascine della Bassa, in particolare nelle campagne di Romano Lombardo, di Pumenengo, di Caravaggio, di Martinengo, di Urgnano, Covo e Cortenuova: un’area vasta! Un’altra preoccupazione della Prefettura è che le Amministrazioni comunali di parecchi paesi risultano inadempienti rispetto alla norma che impone anche a loro un controllo: i Comuni, di fatto, non solo non collaborano, ma danno l’impressione di proteggere questi “renitenti” agricoltori, per cui tutto diventa più difficile.