A mano a mano che si andavano precisando i contorni dell’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano, in città si sono diffusi sentimenti di rabbia e di dolore... Quando alla televisione il Presidente del Consiglio, Mariano Rumor, nel corso del telegiornale serale, ha confermato l’attentato tutti i partiti politici hanno convocato d’urgenza i propri organismi direttivi per esprimere ufficialmente dolore e sconcerto e per invitare tutti i cittadini ad essere “forti nella difesa delle istituzioni democratiche “che l’attentato ha drammaticamente colpito. Spontaneamente, poi, consistenti gruppi di persone sono confluiti in piazza Vittorio Veneto per esprimere, in un silenzio cupo, il proprio dolore, la propria rabbia, i propri sentimenti feriti da questo criminale attentato. I 14 morti di oggi pomeriggio (il loro numero aumenterà nei giorni successivi) pesano molto sulla coscienza della città, e dell’intera Nazione. Il periodo che si sta attraversando è molto difficile, pieno di tensioni politiche e sociali, ma nessuno avrebbe nemmeno lontanamente pensato alla possibilità di un attentato di queste dimensioni. In molti, pensando di interpretare i sentimenti dell’intera Città, sono rimaste in piazza sino a tarda notte, come segno di vicinanza ai morti, quasi tutti agricoltori della bassa milanese e del Lodigiano, e delle loro famiglie, che, come ogni venerdì, erano nella banca per curare i propri interessi aziendali e per il tradizionale mercato dei prodotti agricoli.
