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In pagamento la “tredicesima”

I lavoratori cominciano da oggi a riscuotere la tredicesima mensilità... Il danaro è in arrivo e le analisi sulla consistenza complessiva e su come verranno spesi, sono state, oggi, pubblicate. Cominciamo a valutare la consistenza di questa massa di denaro: in Città le persone che svolgono una attività sono circa 58.000 ed altrettante saranno le tredicesime Se si calcola, come hanno fatto gli analisti della Camera di Commercio, una media di 55/60.000 lire pro capite si raggiunge la ragguardevole cifra di quasi 3,5 miliardi di lire. Per la verità, secondo alcuni questa è la cifra minima che entrerà nelle tasche dei lavoratori perché secondo altri calcoli, si potrebbe arrivare anche alla bella cifra di 4 miliardi. Questa somma solo in parte finirà per essere depositata in banca perché verrà spesa in tempi brevi. E come? Il 40% andrà nell’acquisto di beni di “consumo immediati” (cibi per il pranzo di Natale ed il cenone di Capodanno: panettoni, liquori, dolciumi,); il 30% andrà in “beni voluttuari e strumentali “la cui vendita, quest’anno, sembra essere in forte aumento: giocattoli per bambini, profumi, dischi; il 20% nell’abbigliamento: pellicce, articoli sportivi, vestiario vario; il 10% nell’acquisto di casalinghi e di oggetti per uso personale, anche questo settore, quest’anno, è in forte crescita. Così siamo arrivati alla previsione di spesa che copre il 100% delle disponibilità di quanto resterà dopo aver depositato una parte della tredicesima in banca. Qualcosa però non torna in queste previsioni pubblicate dagli uffici studi delle Associazioni dei commercianti, perché? Perché le agenzie turistiche, che non appartengono a queste associazioni prevedono che una parte della tredicesima di molte famiglie verrà spesa in viaggi, prevalentemente all’estero, nelle solite e mitiche capitali europee. Dunque le previsioni distributive delle spese dovranno essere riviste e ripensate una volta trascorse le Festività, anche per capire quanto cambino i costumi e le aspettative dei nostri concittadini. Nel frattempo i commercianti ed i grandi magazzini, soddisfatti, si fregano le mani: infatti le vendite nel periodo pre-natalizio rappresentano almeno il 30-35 % di quelle dell’intero anno e quest’anno sembra proprio essere un anno particolarmente felice per loro perché la corsa agli acquisti è già iniziata da parecchio e con notevole anticipo rispetto agli anni scorsi.