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L’armistizio!

Dopo anni di guerra il Governo italiano ha chiesto un armistizio al generale D. Eisenhower, Comandante in Capo delle Forze Armate Alleate: la richiesta è stata accolta. Nel pomeriggio, quando per mezzo della radio, la comunicazione è arrivata in città e si è avuta la conferma da parte della Prefettura, le strade si sono subito riempite di persone che, sventolando il Tricolore, hanno manifestato, quasi in un delirio collettivo, la propria commozione ed il proprio entusiasmo. Il Sentierone, centro simbolico della città, si è velocemente riempito di una folla enorme subito arringata da alcuni stimati antifascisti che si sono improvvisati oratori. Tra questi il più applaudito è stato Luigi Bruni il quale, pur esprimendo la propria incontenibile felicità, e quella della città, per il particolare momento storico che si sta vivendo Bruni, come tutti gli altri oratori, ha però invitato alla calma. All’entusiasmo ed alla gioia di oggi per l’armistizio che pone fine ad una guerra drammatica che ha portato lutti e dolori, deve subentrare la coscienza della “incertezza e della paura per il futuro prossimo”. Bruni, infatti, ha ricordato che “il nostro ex alleato, l’esercito tedesco, massicciamente presente sul suolo nazionale, potrebbe non lasciarci in pace” e questo potrebbe dare inizio a nuovi scontri ed a nuovi drammi: dunque necessita calma, disciplina ed attenzione agli sviluppi del prossimo futuro.