Descrizione
Approvato in Giunta il “Regolamento per la valorizzazione del commercio in Città Alta, la tutela del centro storico, dei borghi e il decoro degli esercizi commerciali” che, per la prima volta raccoglie, modifica e sistematizza prescrizioni precedentemente contenute all’interno di delibere del Consiglio Comunale, ordinanze dirigenziali e altri atti amministrativi, introducendone di nuove.
"Sono soddisfatta dell’approvazione di questo nuovo regolamento, frutto di un lavoro attento e condiviso, che interviene su aspetti fondamentali per il decoro e la qualità urbana della nostra città e in particolare del nostro prezioso borgo storico. Si tratta di un provvedimento che mette a sistema una serie di norme già in atto e aggiunge elementi in più necessari per garantire la cura dell’ambiente urbano, demandato certamente all’ente pubblico ma, anche, alla responsabilità collettiva; mi riferisco in particolare quella dei proprietari di immobili sfitti che contribuiscono, nel bene o nel male, all’immagine dei nostri quartieri.
Questo regolamento ci aiuta a gestire una fase di trasformazione importante per la città, destinazione turistica a tutti gli effetti. Siamo infatti convinti che l’attrattività di un territorio si misuri anche dalla sua capacità di mantenere e valorizzare la propria identità, soprattutto nei luoghi di maggior pregio storico e culturale con le sue botteghe storiche e le attività artigianali. È un equilibrio complesso, quello tra sviluppo commerciale e tutela del contesto, ma è esattamente ciò che abbiamo cercato di affrontare: accogliere attività compatibili con la storia dei nostri borghi, tutelando la qualità urbana e contrastando il degrado.
Ringrazio l’assessore Gandi e gli uffici comunali per l’intenso lavoro svolto. Questo regolamento era un impegno del nostro programma e rappresenta un passo avanti concreto. Perché la sfida vera, oggi, è dotarsi di strumenti efficaci che permettano non solo di promuovere buone pratiche, ma anche di intervenire con ordinanze e sanzioni laddove necessario, per garantire il rispetto delle regole.
È uno strumento di governo urbano, ma anche un gesto di cura nei confronti della città. Un aiuto per proteggere la bellezza e la vivibilità dei nostri borghi storici, sostenere le attività che ne rappresentano l’identità, e garantire a chi ci abita e a chi la visita una città accogliente, ordinata e coerente con la sua storia". Dichiara la Sindaca Elena Carnevali
La finalità del Regolamento è duplice:
- la tutela dell’ambiente urbano del centro storico della città di Bergamo, con particolare riferimento a Città Alta, ai Borghi Palazzo, Santa Caterina, Pignolo e ai luoghi di interesse storico e artistico di città bassa, al fine di valorizzare le attività commerciali e artigianali che fanno parte dell’identità culturale del luogo, tutelare il decoro e prevenire fenomeni di degrado;
- la tutela, in tutto il territorio cittadino, del decoro degli esercizi commerciali, sia attivi che sfitti, con particolare riferimento alle facciate, agli accessi, alle vetrine, ai serramenti, alle insegne e alle aree pertinenziali delle attività stesse.
“Gli elementi caratterizzanti questo nuovo Regolamento riguardano in particolare tre punti. In primo luogo, la riproposizione e l’affinamentodi alcuni divieti e limitazioni riguardanti le nuove attività commerciali in Città Alta a salvaguardia sia del contesto di particolare pregio che la parte più antica della nostra città merita, sia del profilo degli esercizi commerciali che lo caratterizzano e che va preservato. Il secondo si riferisce alle attività di deposito bagagli che vengono escluse da alcune aree ben definite della città e disciplinate in modo rigoroso lì dove già esistenti. Il terzo aspetto di novità più rilevante riguarda, infine, il decoro urbano con particolare riferimento all’aspetto delle vetrine e alla condizione dei locali commerciali sfitti con responsabilità di esercenti e proprietari di evitare ogni forma di trascuratezza.” Racconta l’assessore al commercio Sergio Gandi
Analizziamo gli elementi di interesse articolo per articolo
Art. 3 – Limitazione all’insediamento di attività commerciali e artigianali in Città Alta
È vietato il nuovo insediamento in Città Alta di:
- bazar, negozi di articoli regalo (souvenirs), chincaglieria, sexy shop – articoli per adulti;
- rivendite, in via esclusiva o prevalente, mediante apparecchi automatici di prodotti non alimentari e alimentari, comprese le bevande di ogni genere;
- fast food, friggitorie e rosticcerie in forma esclusiva o prevalente, self service, tavole calde, paninoteche e take away;
- delle seguenti attività artigianali alimentari (*): pizzerie da asporto, gelaterie e pasticcerie;
- attività di produzione in via esclusiva di pasti e piatti preparati, nonché di attività di ristorazione senza somministrazione (laboratorio – centro di cottura);
- lavanderie self-service.
(*) attività artigianali alimentari: attività dirette alla produzione e vendita per asporto o consumo immediato sul posto di beni alimentari di produzione prevalentemente propria (ad es. pizzerie da asporto, kebab, gelaterie, eccetera);
Art. 4 – Limitazioni e divieti relativi al commercio su aree pubbliche
Vengono confermate le disposizioni già vigenti che limitano la possibilità di esercitare il commercio su aree pubbliche, compreso quello in forma itinerante (mercati), in vie e tratti urbani di Città Alta e di Città Bassa puntualmente individuati.
Il divieto previsto all’art.4 prevede tre eccezioni:
- manifestazioni organizzate o promosse dall’Amministrazione comunale;
- eventuali autorizzazioni concesse in occasione di festività e ricorrenze tradizionali;
- attività di vendita funzionali ad iniziative di promozione culturale, artistica o sociale per le quali sia stato concesso il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Art. 5 – Limitazioni e prescrizioni relative all’attività di deposito bagagli
Vengono individuate le zone della Città (allegato 1) ove è vietato l’insediamento di nuove strutture, automatizzate e non, di deposito bagagli gestite in qualsiasi forma, comprese quelle gestite dalle imprese esercenti attività di facchinaggio, sia su suolo pubblico che in locali privati prospicenti alla pubblica via.
Il divieto di insediamento di nuove strutture di deposito bagagli non si applica a quelle ad uso interno ed esclusivo delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, sempre che questi impianti si trovino in locali non prospicenti o visibili dalla strada ad uso pubblico.
Nelle zone della città individuate nell’allegato 1, vengono inoltre introdotti obblighi a carico dei proprietari dei locali e degli esercenti di depositi bagagli già esistenti, cui ottemperare entro sei mesi dall’approvazione del regolamento.
In particolare,
- provvedere, a proprie spese, a rendere le armadiature e gli impianti di deposito bagagli non visibili dalla strada ad uso pubblico;
- monitorare i depositi bagagli con personale dedicato, almeno una volta al giorno nell’ambito dell’orario di apertura al pubblico degli stessi, nonché predisporre adeguato sistema di videosorveglianza dei locali interni, al fine di evitare fenomeni di sovraffollamento o di utilizzo improprio dei locali che ospitano i depositi bagagli;
- esporre sulla strada ad uso pubblico il nominativo e il contatto telefonico diretto della persona fisica responsabile del monitoraggio dell’impianto e della prevenzione di fenomeni di disordine e degrado dei locali adibiti a deposito bagagli.
Art. 6 – Prescrizioni relative all’insediamento di dehors
Al fine di tutelare l’ambiente urbano e la vivibilità del borgo storico di Città Alta, i dehors possono essere collocati unicamente nelle piazze del borgo storico e non anche lungo le vie che lo attraversano.
Art. 7 – Prescrizioni e divieti in materia di tenuta delle facciate, degli accessi, delle vetrine, dei serramenti, delle insegne e delle aree pertinenziali dei locali commerciali
Vengono introdotte prescrizioni destinate a tutte le attività commerciali ubicate in tutte le zone della città finalizzate a preservare il decoro e a prevenire fenomeni di degrado e di abbandono degli spazi aperti al pubblico.
- le facciate, gli accessi, le vetrine, i serramenti e le insegne devono essere in armonia con lo stile architettonico ed i colori dell’edificio cui appartengono, nonché degli edifici circostanti, in conformità alle specifiche prescrizioni meglio precisate e disciplinate dal regolamento edilizio;
- deve essere utilizzato ogni utile accorgimento affinché gli interni degli esercizi commerciali siano illuminati in modo tale da non variare le condizioni dello spazio pubblico circostante;
- è fatto obbligo di oscurare le vetrine dei locali commerciali sfitti, utilizzando modalità e materiali descritti nell’elaborato tecnico allegato al regolamento (allegato 2);
- è fatto obbligo altresì di garantire la pulizia ed il decoro dei locali sfitti e delle aree private ad essi pertinenziali;
- è vietato affiggere, sia esternamente che internamente, sulle vetrine dei locali commerciali sfitti, manifesti, volantini, avvisi vari e simili, fatta eccezione per le comunicazioni di trasferimento dell’attività commerciale in altro luogo e di offerta in locazione/vendita del locale;
- è vietato l’uso improprio delle vetrine quale, ad esempio, l’appoggio per scaffalature, per il deposito/stoccaggio delle merci, mentre per i soli locali attivi è vietato altresì l’oscuramento mediante pannelli o pellicole coprenti, fatta eccezione per la parte inferiore delle stesse, quando l’eventuale pannello sia parte integrante della struttura della vetrina.
Gli esercenti sono responsabili, in primo luogo, della regolare tenuta delle vetrine e, nel caso di locali commerciali sfitti o di cessazione dell’attività, lo sono i proprietari dei locali.
Il regolamento si conclude con l’introduzione di un sistema di controlli e sanzioni, la cui applicazione è affidata al corpo di Polizia locale, il quale prevede, in caso di inerzia da parte dei trasgressori, la possibilità per il Comune di esercitare un intervento sostitutivo di ripristino dello stato dei luoghi, con costi a carico delle parti inadempienti.
È previsto inoltre che la Giunta possa definire e attuare un sistema di monitoraggio sull’impatto del Regolamento anche con report periodici.
In allegato: la presentazione con allegato 1 e allegato 2.
Galleria di immagini: una foto della conferenza stampa.